Usate per il ginocchio, oggi le infiltrazioni di acido jaluronico si usano anche per l’anca ma sotto guida ecografica.
L’artrosi è una malattia invalidante che può colpire ogni articolazione dai piedi al collo. Il sintomo principale è il dolore che prima si manifesta quando ci si muove, poi anche a riposo.
Fino a pochi anni fa, quando l’artrosi colpiva l’anca, l’unico trattamento possibile era la chirurgia. Oggi, invece, lo specialista dispone di nuove armi per rallentare la progressione dell’artrosi dell’anca. “La viscosupplementazione, cioè l’infiltrazione di un materiale viscoso (acido jaluronico) che funge da lubrificante dell’articolazione, è un trattamento molto richiesto, e si potrebbe dire, di moda” spiega Lorenzo Ponziani. “Iniziato come terapia per l’articolazione del ginocchio, oggi è indicato anche nelle fasi iniziali dell’artrosi dell’anca:
si tratta di infiltrazioni ecoguidate, cioè effettuate sotto guida ecografica, per essere sicuri che l’ago e il liquido siano posizionati esattamente dentro la capsula articolare. Nelle artrosi iniziali dell’anca abbiamo avuto ottimi risultati – continua l’esperto di Riccione – ma non bisogna aspettarsi che sia un trattamento alternativo alla protesi, né è indicato in caso di artrosi avanzata o di necrosi della testa del femore per le quali l’acido jaluronico non ha alcuna indicazione terapeutica”.
Quando la terapia con acido jaluronico non è più efficace, il dolore non passa e anche solo muoversi o camminare per pochi metri diventa doloroso, l’unica soluzione definitiva all’artrosi è la sostituzione dell’articolazione (intervento di artroprotesi).
INFILTRAZIONI
Cosa è importante sapere sulle infiltrazioni di acido jaluronico
- sono efficaci nelle fasi iniziali di artrosi d’anca o ginocchio
- è consigliabile effettuare cicli di infiltrazioni
- lubrificano l’articolazione
- il beneficio può durare da 6 mesi a 1 anno
- riducono il dolore e la sintomatologia sotto carico
- è un trattamento temporaneo
- sono sconsigliate in caso di articolazione molto infiammata e dolente